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Check periodici (peso, misure, pliche, BIA): servono solo se “rispetti la dieta” o sono comunque utili?

  • Immagine del redattore: Michele Operoso
    Michele Operoso
  • 16 ott
  • Tempo di lettura: 4 min

  • Sono utili comunque. Il monitoraggio regolare fornisce feedback oggettivo su come allenamento, sonno, stress e abitudini (non solo la dieta) stanno influenzando il corpo.

  • Il peso da solo è rumoroso (acqua, glicogeno, ciclo mestruale), ma il trend nel tempo e la combinazione di metriche (circonferenze, pliche o BIA) rendono il quadro molto più affidabile.

  • La frequenza giusta dipende dall’obiettivo e dalla testa della persona: pesarsi spesso aiuta molti a restare sul pezzo, ma non è per tutti; in caso di vulnerabilità psicologica va modulato.

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Perché fare i check anche quando la dieta non è “perfetta”

  1. Feedback sul carico di allenamento e sul recupero. Anche a dieta non perfetta, variazioni di pliche/circonferenze evidenziano adattamenti (o stagnazioni) indotti dall’allenamento e dall’energia disponibile. Linee guida in ambito sportivo raccomandano un uso accorto ma sistematico della composizione corporea per gestire salute e performance.

  2. Individuare precocemente criticità. Fluttuazioni anomale (calo rapido di massa magra, ritenzione/ipogidratationi) possono segnalare problemi di energia disponibile o recupero inadeguato, temi al centro dei consensus più recenti.

  3. Componente comportamentale. Il semplice auto-monitoraggio del peso (quando ben gestito) è associato a migliori esiti di controllo ponderale anche fuori da programmi iper-strutturati. Non richiede “aderenza perfetta” per essere utile.


Quali metriche usare (pro e contro rapidi)

  • Peso corporeo

    • Veloce, zero costo; utile come trend (media mobile settimanale).− Rumoroso: acqua, glicogeno, ciclo, sale, stress. Meglio interpretarlo con medie e insieme ad altre misure.

  • Circonferenze (nastro)

    • Ottime per monitorare ipertrofia localizzata o riduzione addominale; affidabili se standardizzate.− Sensibili a errori di posizionamento.

  • Plicometria (skinfold)

    • Economica, buona sensibilità ai cambiamenti di grasso sottocutaneo; quando eseguita da personale formato, l’errore rientra negli standard.− Stima %grasso dipendente da equazioni/strumento; richiede tecnica ISAK e calibro affidabile. Rispetto a DXA può sottostimare/sovrastimare in alcune popolazioni.

  • BIA (impedenziometria)

    • Rapida, non invasiva; utile per trend e per fluidi se si controllano le condizioni.− Molto sensibile all’idratazione e alle condizioni pre-test; alcune configurazioni sottostimano il grasso vs DXA. Meglio protocolli rigorosi o BIVA quando l’obiettivo è lo stato idrico.


Cosa dice la ricerca su “quanto spesso”

  • Auto-pesate frequenti: più frequenti → risultati migliori in perdita/controllo peso (in media), specie se abbinate a educazione comportamentale. Tuttavia non per tutti: in persone vulnerabili, pesate troppo frequenti possono aumentare stress; serve individualizzare.

  • Body comp nello sport: raccomandazioni attuali invitano a misurare con scopo chiaro, metodo standardizzato e frequenza compatibile con la salute, evitando pressioni inutili (specie in giovani).

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Protocollo “Perseverance” (pratico e standardizzato)

1) Prima la sicurezza e la testa

  • Valutiamo sempre storia e comfort del cliente con la bilancia. Se c’è vulnerabilità (ansia, storia di DCA), preferiamo meno peso e più performance, circonferenze, fit dei capi, foto tecniche.

2) Frequenze consigliate (adattabili al singolo)

  • Peso: 3–7×/settimana al mattino a digiuno, poi media settimanale (non il singolo numero).

  • Circonferenze chiave (vita, fianchi, coscia, braccio): ogni 4 settimane; stesso operatore, stesso punto anatomico.

  • Pliche (somma 6–8 siti): ogni 4–6 settimane; antropometrista formato (ISAK), stesso calibro, 2–3 letture per sito.

  • BIA: ogni 4–6 settimane (o più di rado) solo con protocollo idratazione standard (vedi sotto).

3) Condizioni di misura ottimali (checklist)

  • Mattino, a digiuno, vescica vuota, niente allenamento/sauna/alcool nelle 24h precedenti; per BIA: niente caffè nelle 4–6h, evitare ciclo mestruale nei giorni di massima ritenzione.

  • Stessa strumentazione (calibro tarato, stesso BIA), stesso operatore quando possibile; per pliche seguire landmark ISAK.

  • Annotare fattori confondenti (sonno, sali, DOMS, fase del ciclo), per interpretare correttamente.

4) Come leggiamo i dati

  • Guardiamo trend e coerenza tra metriche:

    • dimagrisco? → ↓ pliche/somma pliche e ↓ vita anche se il peso non si muove;

    • recomp? → stabile o +0.2/0.4 kg peso ma ↓ vita e ↑ performance.

  • Se BIA e pliche “non tornano”, fidiamoci di ciò che è più stabile e ben standardizzato (es. somma pliche e circonferenze).


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E se la dieta è “così così”?

  • Ha senso misurare lo stesso. Anche con aderenza imperfetta, le misure orientano le prossime scelte (macro/porzioni, timing, recupero) e mantengono accountability senza perfezionismo.

  • Il focus non è punire ma capire la risposta individuale: il corpo “parla” attraverso trend di pliche/circonferenze/idratazione.


Errori comuni da evitare

  1. Feticizzare il numero singolo. Vale il trend (medie mobili), non il lunedì mattina post-pizza.

  2. Usare BIA senza protocollo. Rischio misure “a elastico” per variazioni di acqua.

  3. Pliche senza formazione. L’errore dell’operatore può superare il cambiamento reale: formazione e pratica sono essenziali.


Quando ridurre la frequenza

  • Se la persona vive male l’auto-pesata o mostra segnali di perfezionismo/ansia, spostiamo l’attenzione su performance, benessere, fit dei vestiti, foto standardizzate, con pesate settimanali o quindicinali (o sospese).


In sintesi

I check periodici non dipendono da un’aderenza perfetta alla dieta: sono uno strumento di feedback per allenamento, recupero e stile di vita. La chiave è standardizzare, combinare le metriche e leggere i trend — con una frequenza sostenibile per la persona.

Riferimenti principali

  • Auto-monitoraggio del peso e risultati: Vuorinen et al., 2021; Hallock et al., 2024. PMC+1

  • Best practice nello sport/REDs: Mathisen et al., 2023; IOC consensus 2023. British Journal of Sports Medicine+1

  • Affidabilità circonferenze (nastro): Bakar et al., 2017. PMC

  • Plicometria: differenze fra calibri e importanza dell’esperto: Esparza-Ros et al., 2022; Machado et al., 2024. PMC+1

  • BIA: limiti/idratazione e differenze vs DXA: Tornero-Aguilera et al., 2022; Thanapholsart et al., 2022; El Dimassi et al., 2024. PMC+2

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