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Piramide del Dimagrimento: la guida scientifica “made in Perseverance”

  • Immagine del redattore: Michele Operoso
    Michele Operoso
  • 14 ott
  • Tempo di lettura: 4 min
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1) Deficit calorico: il fondamento che non si può saltare

Dimagrire significa mantenere un bilancio energetico negativo per un periodo sufficiente. La ricerca contemporanea mette d’accordo: composizione e timing dei macronutrienti possono aiutare l’aderenza e la sazietà, ma il segnale guida resta il deficit. Review di riferimento e grandi trial comparativi (low-fat vs low-carb) mostrano perdite di peso simili quando le calorie sono controllate: a fare la differenza è la qualità della dieta e l’aderenza nel tempo.

Come applicarlo in pratica

  • Imposta un deficit moderato: −300/500 kcal/die come base, poi aggiusta ogni 2–3 settimane su peso, girovita e come ti senti in allenamento.

  • Priorità alla massa magra: proteine alte (vedi §2) e forza (vedi §3).


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2) “Calorie di qualità”: perché ciò che mangi influenza quanto mangerai

Non tutte le calorie hanno lo stesso impatto su appetito e introito spontaneo. Nel famoso trial in ricovero controllato del NIH, menù ultra-processati hanno portato i partecipanti a mangiare ~500 kcal in più/die e ad aumentare di peso rispetto a menù non processati, nonostante i pasti presentati fossero abbinati per calorie e macro. La struttura e l’iper-palatabilità del cibo contano.

Proteine: durante un deficit, puntare a 1,6–2,2 g/kg/die (anche 2,3–3,1 g/kg in atleti in cut aggressivo) aiuta sazietà e preserva FFM. Meta-analisi e position stand ISSN supportano un vantaggio modesto ma reale su peso e massa grassa rispetto a diete proteiche più basse.

Grassi: migliorare il profilo spostando l’apporto da saturi a insaturi (olio EVO, frutta secca, pesce azzurro) riduce il rischio cardiovascolare; non “fa dimagrire” da solo, ma rende il percorso più sano.


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Checklist di qualità (Perseverance)

  • Piatti minimamente processati come base.

  • Proteine complete ad ogni pasto (pesce, uova, latticini magri, carni magre; comode alternative: whey/caseine).

  • Carboidrati ricchi di fibra e a bassa densità energetica (verdure, frutta, legumi, cereali integri).

  • Grassi mono-/poli-insaturi come condimento principale.





3) Allenamento: brucia grasso, salva muscolo, alza il NEAT

Gli studi comparativi confermano:

  • L’aerobica è regina per ridurre peso e massa grassa;

  • la forza è insostituibile per mantenere/aumentare la massa magra;

  • combinare le due cose è spesso la scelta più completa.

In più, il dimagrimento “vero” vive fuori dalla sala pesi: variazioni individuali nel NEAT (camminare, stare in piedi, muoversi durante il giorno) spiegano gran parte della resistenza all’aumento di grasso con le overeating weeks. Tradotto: muoviti spesso.

Quanta attività serve? Linee guida OMS: 150–300 min/sett di attività moderata (o 75–150 vigorosa) + due sedute di forza a settimana. Come metrica semplice, puntare ad almeno ~7.000 passi/die è già associato a minore mortalità; oltre i 10k i benefici tendono ad appiattirsi.


4) Sonno: la leva silenziosa che protegge il deficit

La restrizione di sonno altera leptina/grelina e aumenta fame e appetito. In un RCT con dieta ipocalorica, dormire ~5,5 h invece di 8,5 h ha portato a meno perdita di grasso e maggiore perdita di massa magra. In condizioni libere, 5 giorni di sonno insufficiente hanno fatto aumentare l’introito calorico (soprattutto serale) più dell’aumento di spesa, con guadagno di peso; al contrario, estendere il sonno in chi dorme poco riduce l’apporto energetico spontaneo.

Obiettivo: 7–9 ore/notte con routine regolare. Igiene del sonno: luce naturale al mattino, buio/temperatura fresca la sera, caffeina lontana dal pomeriggio, schermi ridotti prima di dormire.


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5) Integratori: “cherry on top”, non la base

Nessun integratore “scioglie-grasso”. Alcuni possono dare aiuti modesti:

  • Catechine del tè verde + caffeina: meta-analisi mostra un vantaggio piccolo (≈1 kg in 8–12 settimane) con alta variabilità individuale.

  • Glucomannano (fibra solubile): RCT ben condotto non ha trovato effetti significativi su peso o fame in 8 settimane.

  • Proteine in polvere: utili come strumento per raggiungere il target proteico quando l’alimentazione è impegnativa (vedi ISSN).

Regola Perseverance: prima sistema deficit–qualità–allenamento–sonno. Solo dopo valuta integratori mirati, ben dosati e con aspettative realistiche.

Set-up pratico “Perseverance” (4–8 settimane)

1) Nutrizione

  • Deficit iniziale −300/500 kcal/die; proteine 1,6–2,2 g/kg (fino a 2,3–3,1 in cut avanzato).

  • 3 pasti + 1–2 spuntini; piatti minimamente processati.

  • Pianifica refeed leggeri se l’aderenza cala (stesso cibo, +300–400 kcal dai carboidrati “puliti”).

2) Allenamento

  • Forza 2–4 sed/sett (full-body o upper/lower).

  • Cardio 2–3 sed/sett (zone 2 + 1 seduta di interval/tempo).

  • NEAT: obiettivo 7–10k passi/die nella vita reale (scale, pause attive).

3) Sonno & stress

  • Routine fissa, 7–9 h. Se dormi <6,5 h, lavora prima su questo: la probabilità di “sforare” col cibo si abbassa.

4) Supplementi (opzionali)

  • Whey/caseine per raggiungere i grammi proteici;

  • Tè verde/caffeina solo se tollerati e senza ipertensione/ansia (effetto modesto).


FAQ veloce

Low-carb o low-fat? Conta quello che segui meglio: in 12 mesi, risultati medi simili se le calorie sono comparabili.

Davvero servono 10.000 passi? Obiettivi personalizzati: benefici chiari già da ~7.000 passi/die; sopra i 10k il vantaggio cresce poco.

Posso dimagrire senza palestra? Sì, col deficit e molto NEAT; ma senza forza perdi più muscolo e peggiori la ricomposizione.

Perché mi sento più affamato quando dormo poco? Perché cambiano i segnali ormonali leptina/grelina, e tendi a mangiare di più, specie la sera.


Riferimenti principali

  • Hall KD. Obesity Energetics: Body Weight Regulation and the Effects of Diet Composition. Gastroenterology 2017. PMC

  • Gardner CD et al. DIETFITS RCT (low-fat vs low-carb). JAMA 2018. PMC

  • Hall KD et al. Ultra-Processed Diets Cause Excess Calorie Intake… Cell Metab 2019. Cell

  • Wycherley TP et al. High-protein vs standard-protein in energy restriction (meta-analysis). AJCN 2012. PubMed

  • AHA Presidential Advisory: Dietary Fats and CVD. Circulation 2017. AHAMagazine

  • Willis LH et al. Aerobic vs Resistance vs Combined. J Appl Physiol 2012. PMC

  • WHO. Guidelines on Physical Activity and Sedentary Behaviour. 2020. PMC

  • Paluch AE et al. ~7.000 passi/die e mortalità. JAMA Netw Open 2021. JAMA Network

  • Spiegel K et al. Sleep curtailment → leptina/grelin. Ann Intern Med 2004. ACP Journals

  • Nedeltcheva AV et al. Sleep insufficiency undermines fat loss. Ann Intern Med 2010. PMC

  • Markwald RR et al. Insufficient sleep → ↑intake & weight gain. PNAS 2013. PNAS

  • Tasali E et al. Sleep extension → ↓energy intake (RCT). JAMA Intern Med 2022. PMC

  • Hursel R et al. Green tea catechins & weight (meta-analysis). Int J Obes 2009. PubMed

  • Keithley JK et al. Glucomannan RCT. J Obes 2013. PubMed

 
 
 

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