Piccole grandi eroine: le api tra sport, salute e biodiversità
- Michele Operoso

- 20 mag
- Tempo di lettura: 6 min
Il 20 maggio celebriamo la Giornata Mondiale delle Api, un’occasione per riscoprire quanto questi insetti laboriosi siano fondamentali per la vita sulla Terra. Dalle piante selvatiche ai raccolti agricoli, le api e gli altri impollinatori garantiscono la riproduzione di specie floreali e colture alimentari vitali. In effetti, quasi il 90% delle piante selvatiche da fiore del pianeta e oltre il 75% delle colture agricole dipendono dall’impollinazione animaleisprambiente.gov.itwwf.it.
Nelle strategie globali di sviluppo sostenibile, si stima che l’impollinazione animale contribuisca al 35% della produzione agricola mondialewwf.it, per un valore economico di circa 153 miliardi di euro annui a livello globale (22 miliardi solo in Europa)isprambiente.gov.itwwf.it.

Questi numeri sono sbalorditivi: in tutto il mondo esistono oltre 20.000 specie di api (tra selvatiche e Apis mellifera, l’ape da miele) e circa 600.000 apicoltori in Europa che gestiscono 17 milioni di alveari, producendo circa 250.000 tonnellate di miele all’annoisprambiente.gov.itisprambiente.gov.it. In altre parole, le api costituiscono un vero e proprio “esercito” al servizio della biodiversità e della sicurezza alimentare. Gli ecosistemi naturali – e il nostro piatto – si reggono sulle loro ali.
Curiosità: 200 composti nel miele! Il miele contiene oltre 200 sostanze attive fra zuccheri semplici (fruttosio, glucosio, ecc.), enzimi, vitamine (gruppo B e C) e minerali (potassio, calcio, magnesio)teatronaturale.it. Questa ricchezza nutritiva lo rende un prezioso integratore naturale: fornisce energia rapida grazie agli zuccheri naturali e aiuta a combattere la fatica fisica e mentaleteatronaturale.it.
Le api e il benessere: miele e sport
Oltre al ruolo ecologico, il miele è un alleato dello sportivo e del benessere quotidiano. La sua miscela unica di zuccheri naturali (fruttosio e glucosio), aminoacidi ed enzimi lo rende una fonte immediata di energia facilmente metabolizzabileteatronaturale.it. Inserire un cucchiaino di miele nella colazione o nello spuntino pre-allenamento può stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, ritardare la fatica e favorire il recupero muscolare. Grazie ai suoi antiossidanti (come i polifenoli) e alle vitamine del gruppo B, il miele svolge anche un’azione antinfiammatoria e supporta il sistema immunitarioteatronaturale.it.
Energia immediata: gli zuccheri del miele vengono assorbiti rapidamente per un picco di vitalità (ideale negli sport di resistenza).
Minerali essenziali: calcio, magnesio e potassio favoriscono equilibrio idro-elettrolitico e contrazione muscolare.
Recupero più rapido: carboidrati e vitamine contribuiscono a ripristinare le riserve di glicogeno dopo l’allenamento.
Qualità e versatilità: dal latte allo yogurt, dalle bevande sportive ai dolci fatti in casa, il miele è un dolcificante naturale con indice glicemico moderato rispetto allo zucchero.
Nutrienti del miele (per 100 g): carboidrati 60–80% (principalmente fruttosio e glucosio), acqua 13–20%, proteine ed enzimi ~0,5%teatronaturale.it. Contiene anche tracce di vitamine B, minerali come K, Ca, Mg e oltre 100 tipi di polifenoli antiossidanti, che variano a seconda del fiore di origineteatronaturale.itteatronaturale.it.

Minacce globali: clima, pesticidi e declino
Purtroppo il mondo delle api è in crisi. Numerosi studi indicano che le popolazioni di impollinatori sono in forte calo ovunque. Le cause principali sono correlate alle attività umane: cambiamenti climatici, distruzione degli habitat, uso massiccio di pesticidi, inquinamento e patogeni. Un recente studio pubblicato su CABI Reviews conferma che il cambiamento climatico è oggi «la minaccia più importante» per bombi, vespe, farfalle e altri impollinatorigeagency.it. E i dati IPBES confermano che ormai il 40% degli impollinatori invertebrati (api, farfalle, ecc.) è a rischio di estinzionegeagency.itwwf.it.
In campo italiano, apicoltori e ricercatori lanciano l’allarme: nel 2022-23 l’Italia ha registrato perdite di alveari da 100 a 1000 volte superiori alla norma in alcune zone, dovute a effetti combinati di freddo tardivo, siccità, malattie e soprattutto pesticidi. L’ISPRA evidenzia come “uso massiccio di pesticidi” (soprattutto insetticidi come i piretroidi) nelle campagne e persino nelle aree urbane arrechi danni gravi alle apiisprambiente.gov.it. Inoltre la frammentazione degli habitat naturali – dall’agricoltura intensiva alle monocolture – riduce le fonti di nettare e polline disponibili, impoverendo il loro nutrimento.
Tra le minacce principali:
Cambiamenti climatici: sbalzi termici, ondate di calore o gelate fuori stagione alterano i cicli di fioritura e la sopravvivenza delle apigeagency.itwwf.it.
Pesticidi e inquinanti: neonicotinoidi, erbicidi e altri veleni non solo uccidono le api adulte, ma possono indebolire lo sviluppo larvale e il senso dell’orientamento delle giovani apiisprambiente.gov.itwwf.it.
Perdita di biodiversità: meno piante selvatiche e fiori significa meno cibo; i giardini monocolturali e i prati ben rasati sono deserti per le api.
Patogeni e parassiti: parassiti come l’acaro varroa e malattie virali, spesso trasmessi attraverso le stesse api da miele gestite, minacciano specie selvatiche più fragili.
Secondo WWF e ISPRA, ora dipendiamo tutti da loro: la sopravvivenza delle api è la condizione per la nostra stessa esistenzaisprambiente.gov.it. Arrestare il loro declino è cruciale per la sicurezza alimentare e la conservazione della biodiversità globale.

Iniziative italiane ed europee
Per invertire la rotta, crescono campagne di sensibilizzazione e progetti concreti. L’ONU ha scelto ogni anno un tema per la Giornata mondiale delle api: nel 2024 era “Bee engaged with youth”, dedicato a far partecipare i giovani nella conservazione degli impollinatoriisprambiente.gov.it. Per il 2025 il tema è “Apis ispirate dalla natura per nutrirci tutti”, che mette in luce il ruolo delle api nel nostro sistema alimentareisprambiente.gov.it.
In Europa, la Strategia sulla Biodiversità 2030 dell’UE include misure per la salvaguardia degli insetti impollinatori. In Italia il WWF spinge da tempo per un vero Piano Nazionale dedicato alle api e agli impollinatoriwwf.it. Ad esempio, il programma BeeNet del CREA monitora le perdite di api negli apiari italiani, mentre l’ISPRA dal 2015 aggiorna l’indicatore nazionale delle “morie di api dovute ai fitosanitari”isprambiente.gov.itwwf.it.
Tra le iniziative più virtuose c’è il progetto europeo LIFE 4 Pollinators (coordinato dall’Università di Bologna): si propone di sensibilizzare cittadini e scuole nel Mediterraneo, organizzando citizen science, eventi pubblici e formazione per cambiare le pratiche agricole dannoselife4pollinators.eu. In ambito urbano si stanno diffondendo le Bee City (città delle api), dove si promuove la creazione di habitat favorevoli agli impollinatori. In Olanda, ad esempio, 316 pensiline degli autobus a Utrecht sono state piantumate di fiori per attirare api e bombiitaliachecambia.org.
In Italia c’è il progetto +Api – Oasi fiorite per la biodiversità, promosso dall’associazione Filiera Futura: stanziando piccoli contributi (~1000 € ciascuno) si creano oasi fiorite in parchi urbani, scuole e balconi di tutta Italia, garantendo cibo e rifugio agli impollinatoriitaliachecambia.org. Anche il WWF ha esteso il monitoraggio alle farfalle nelle proprie Oasi protette, in attesa del Piano nazionale. Sostenere gli apicoltori locali è un altro passo: acquistare miele biologico italiano significa promuovere pratiche agricole sostenibili e la conservazione degli alveari.
Box: Campagne in corso. Bee engaged with youth (ONU 2024): coinvolgere i giovani come custodi delle apiisprambiente.gov.it. Apis ispirate dalla natura… (ONU 2025): evidenziare il ruolo delle api per la nutrizione globaleisprambiente.gov.it. Strategia UE 2030: piani d’azione per la biodiversità e gli impollinatori. LIFE 4 Pollinators: progetto europeo (Italia, Spagna, Grecia, Slovenia) di educazione e citizen sciencelife4pollinators.eu. +Api (Italia): micro-finanziamenti per creare oasi fiorite in tutta la Penisolaitaliachecambia.org.

Cosa puoi fare in città
Anche da cittadini comuni e in contesti urbani è possibile aiutare le api. Ecco alcuni suggerimenti pratici:
Pianta fiori melliferi: fiori selvatici autoctoni (ad es. lavanda, echinacea, trifoglio, girasole) e piante da balcone come salvia e rosmarino sono super apprezzati dalle api (adorano in particolare i toni del viola!) notiziegreen.it. Lasciate crescere i prati più a lungo, tenete qualche area incolta: più fiori = più cibo.
Niente pesticidi: evitate insetticidi o erbicidi in giardino e sui balconi. Se necessario, scegliete metodi biologici o naturalinotiziegreen.it. Anche piccole scelte come preferire prodotti locali biologici aiutano a ridurre la chimica nei campi.
Costruisci un “hotel per api”: una semplice casetta di legno o canne di bambù con piccoli fori offre riparo alle api solitarienotiziegreen.it. Le solitary bees (come le api muratrici) adorano rifugi bui per deporre le uova.
Acqua fresca: soprattutto in estate, assicuratevi che le api abbiano una fonte d’acqua. Un piattino con qualche sassolino immerso nell’acqua fornisce loro un punto di ristoro sicuronotiziegreen.it. Ricordatevi di cambiare l’acqua spesso.
Partecipa e condividi: fatevi ambasciatori #SaveTheBees: organizzate workshop, segnalate prati fioriti alla vostra scuola o portateci i bimbi per scoprire il mondo segreto delle api. Piattaforme di citizen science come quella del progetto LIFE 4 Pollinators (caricando foto di piante e impollinatori) coinvolgono i cittadini nella ricerca scientificalife4pollinators.eu.

In definitiva, tutti possiamo fare qualcosa. Anche coltivare qualche vaso di fiore sul balcone o mettere un po’ di zucchero sciolto nell’acqua da dare alle api rimaste intrappolate può fare la differenza. Ricordate: salvare le api significa salvare noi stessi.
Celebriamo le nostre piccole amiche alate con gratitudine e impegno concreto: perché il loro ronzio quotidiano è molto di più di un suono nella natura… è il battito d’ali che mantiene in vita gli ecosistemi (e i nostri muscoli!)teatronaturale.itwwf.it.
Fonti e approfondimenti: dati IPBES e studi scientificigeagency.itwwf.it; report ISPRA e WWF Italiaisprambiente.gov.itwwf.it; progetti LIFE 4 Pollinators e +Api (Filiera Futura)life4pollinators.euitaliachecambia.org; guide per il giardino api-friendlynotiziegreen.itnotiziegreen.it.




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